Buona giornata a tutti i grifoni del mondo finalmente si è ripreso a giocare alla ricerca di quella normalità che il Covid non ci può concedere nella vita di tutti i giorni e tantomeno nel campionato di calcio che come sappiamo è una nave che non si può fermare pena l’affondamento immediato per…mancanza di carburante!
Il Genoa fa la partita che ti auguri ma che fai fatica ad immaginare: gioca con una formazione quasi obbligata dagli eventi e Maran si arrangia come può con i titolari rimasti e un manipolo di ragazzini.
Gli ingredienti sono questi e non si può discutere e il “cuoco Maran” prepara un minestrone tutt’altro che male con una difesa registrata a dovere con al centro una torre in bella evidenza come Zapata e ben assistito da Masiello e Banni (poi rilevato da Goldaniga).
In mezzo non al meglio Badely ma un eccellente giovane diciottenne Rovella che mette in mostra tutta la sua qualità e la sua personalità da veterano insieme a Radovanovic bene gli esterni più Ghiglione di Czyborra. Davanti Pandev non e’ certo una sorpresa mentre Shomurodov, l’uomo venuto dall’est, incuriosisce per la sua duttilità ovviamente da rivedere nelle prossime occasioni dopo essere stato portato simultaneamente dalle steppe dell’Uzbekistan al campionato di serie A: interessante prospetto Il punto (non si sarebbe rubato nulla se fossero stati tre) è tanto importante per la classifica quanto per l’atteggiamento mostrato dalla squadra : impossibile al momento chiedere di più a chi si è dovuto destreggiare in un territorio sconosciuto e minato come quello del Covid e in questo un plauso va dato alla truppa e al Generale Maran che ha saputo gestirla con inserimenti di primavera come Eyango (in sostituzione di Rovella) che lasciano ben sperare per il futuro.
Adesso l’Inter, cliente difficile e auspichiamo magari anche stanco dopo l’impegno di Coppa di questa sera contro il Borussia Moenchengladbach che richiama antichi fantasmi dei primi anni Settanta con la lattina che colpii alla testa Roberto Boninsegna …ma questa e’ un’altra storia…
Alla prossima Grifoni nel mondo e..grazie alla Mamma che ci ha fatto genoani!
Pinuccio Brenzini