Carissimi Grifoni nel mondo,

la “nona “non di Beethoven ma di Ballardini è un altro positivo passo avanti che ci dà un’ulteriore conferma di quanto sia stato saggio questo cambio in corsa e di quanto “Zio Balla “non finisca di stupire”.

La partita di Torino era temibile per svariati motivi: la classifica del Toro deficitaria e preoccupante così come la squadra migliorata dalla cura Nicola (anche se non ha ancora trovato l’antidoto definitivo) e poi il fatto pungente che ti accompagna legato alla matematica che ti dice che forse è difficile continuare questo trend…

E invece no ,il Balla ti smentisce ancora e ti dimostra che questa squadra ha trovato una sua quadratura di gioco nonostante l’assenza dell’ingegnere del centrocampo, Badely, ben sostituito dal giovanissimo Rovella  e nonostante l’uscita forzata di un Criscito causa distorsione dopo solo 15 minuti, sostituito da un Goldaniga risultato alla lunga il migliore in campo e dunque un nuovo acquisto fra i titolari per il mister che ha il grande merito di aver trovato la quadratura del cerchio dopo pochissimo tempo e ora sa di dover gestire il gruppo con la stessa costante capacità e coerenza che lo hanno sempre contraddistinto.

Qualcuno ha un po’ arricciato il naso perché’ avrebbe voluto vincere anche a Torino (e chi non avrebbe voluto…) viste le forze in campo (3 occasioni per il Genoa e nessuna per il Toro)

Noi non crediamo che Ballardini e la squadra non ci abbiano provato anzi, ma forse non si è voluto inutilmente rischiare di subire…magari all’insegna del “chi troppo vuole nulla stringe”, anche per una giornata forse non al top del solo reparto offensivo sia nel primo tempo (con Pandev e Destro sia nella seconda parte con i subentrati Shomurodov e Pjaca)

Resta la sensazione estremamente piacevole di un Genoa che scende in campo con la possibilità di giocarsela con chiunque vada ad affrontare, esattamente l’opposto che si provava meno di due mesi fa…

Umiltà e determinazione le componenti ufficiali in dotazione al Balla e alla sua truppa: se si manterranno costantemente anche nelle prossime partite una parte importante del futuro del Grifo potrebbe essere assicurato.

Ed ora il Verona Grifoni nel mondo …ma questa è un’altra storia…

Pinuccio Brenzini

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